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I NEET in rampa di lancio nel mondo del lavoro

È disponibile dal 31 luglio sul sito Inps il modulo di domanda online per la prenotazione dell’incentivo introdotto dall’art. 27 del decreto-legge n. 48/2023, per le assunzioni effettuate tra giugno e dicembre 2023 di giovani NEET (Not in education, employment or training) che non abbiano compiuto il 30° anno di età, che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi formativi. 

La corsa alle risorse

Le risorse stanziate, di cui 24.400.000,00 euro per il 2023 e 61.300.000,00 euro per il 2024 sono state definite dal decreto Anpal n. 189 del 19 luglio 2023, pubblicato sul sito dell’Agenzia il 26 luglio 2023. L’incentivo dovrà essere fruito, ordinariamente, per ciascuna mensilità, entro il mese successivo a quello di svolgimento della prestazione lavorativa. In ogni caso, considerato il termine ultimo del 31 dicembre 2023 per le assunzioni incentivate e la durata massima di 12 mesi dell’incentivo, quest’ultimo dovrà essere fruito, a pena di decadenza, entro il 28 febbraio 2025.

Con la circolare 68 del 21 luglio l’Inps ha diramato le istruzioni per applicare l’agevolazione prevista dal decreto Lavoro (convertito dalla legge 85/2023, articolo 27) consistente in un aiuto a favore del datore pari al 60% della retribuzione lorda del giovane assunto, per 12 mesi, che si riduce al 20% della retribuzione se c’è un cumulo con altri incentivi o aiuti (ad eccezione degli sgravi per l’apprendistato professionalizzante). La riduzione al 20% si realizza anche nel caso in cui il giovane sia beneficiario della riduzione contributiva (in vigore fino a dicembre 2023) per retribuzioni fino a 35mila euro annui. Con questa interpretazione di prassi amministrativa, appare chiaro come l’Inps abbia decretato la morte dell’agevolazione al 60%. Diventa difficile pensare, infatti, che un giovane disoccupato riesca a raggiungere al primo impiego un reddito superiore. 

La via di fuga è l’apprendistato

Un altro limite della norma riguarda l’esclusione delle stabilizzazioni di lavoratori assunti a termine. Il giovane deve essere assunto a tempo indeterminato anche a scopo di somministrazione (staff leasing o stabilizzazione presso l’agenzia). In caso di assunzione a tempo indeterminato a scopo di somministrazione, l’esonero spetta sia per la somministrazione a tempo indeterminato che per la somministrazione a tempo determinato, compresi gli eventuali periodi in cui il lavoratore non viene inviato in missione. Ad ogni modo il contratto di apprendistato professionalizzante è sicuramento quello più idoneo per realizzare la norma. Questo incentivo può essere fruito in concomitanza con l’esonero contributivo fino a 8mila euro annui per assumere giovani under 36, così come migliorato dalla legge di Bilancio 2023. 

I requisiti

L’agevolazione ha l’obiettivo di inserire nel mondo del lavoro coloro che non lavorano e non studiano. Vi sono perciò tre condizioni indissolubili per poter accedere all’agevolazione. Il lavoratore non deve aver compiuto il trentesimo anno di età al momento dell’assunzione (fino a 29 anni e 364 giorni); non deve lavorare e non deve frequentare corsi di studio o di formazione; deve risultare registrato al Programma operativo nazionale iniziativa occupazione giovani (Pon Iog). L’Anpal, con il decreto n. 189/2023, ricorda che la registrazione al programma si concretizza aderendo a Garanzia giovani, attraverso il portale MyAnpal, oppure tramite i portali regionali Garanzia giovani. Inoltre, afferma l’Anpal, se i giovani hanno in essere un patto di servizio nell’ambito del Programma garanzia di 0ccupazione per i lavoratori (Gol), lo stesso vale come registrazione al Pon Iog. Sono esclusi i domestici e i lavoratori a chiamata.

Ulteriore requisito è che – con l’assunzione – l’azienda realizzi, attraverso il conteggio con il sistema Ula, un incremento occupazionale netto rispetto alla media dei lavoratori occupati nei dodici mesi precedenti. In mancanza il rischio è che l’incentivo applicato possa essere restituito al verificarsi del mancato rispetto dell’incremento netto occupazionale.

Ulteriori paletti

Se il giovane da assumere ha un’età compresa tra i 25 e i 29 anni, vi sono ulteriori limitazioni. In tale circostanza, oltre al rispetto delle altre condizioni già viste, si deve verificare la presenza di almeno una delle seguenti situazioni: assenza di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; mancata acquisizione, da parte del giovane, di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o di una qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale; compimento della formazione a tempo pieno da non più di due anni senza aver ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito; l’inserimento del Neet deve avvenire in settori/professioni in cui vi è disparità uomo donna. In generale, il datore di lavoro può, inoltre, accedere all’incentivo solo se è in regola con i versamenti contributivi e rispetta le norme a salvaguardia delle condizioni di lavoro e in materia di assicurazione obbligatoria dei lavoratori. Rimane fermo l’obbligo di non disattendere i principi generali di cui all’articolo 31 del D.lgs. 150/2015, ad esempio, quando l’assunzione sia effettuata in violazione di un diritto di precedenza, riguardi un  lavoratore licenziato da azienda con assetti proprietari coincidenti nei sei mesi precedenti, o quando sia determinata da ottemperanza ad un obbligo di legge (collocamento obbligatorio). Si tratta di un aiuto (a livello europeo) compatibile con il mercato interno, senza obbligo di notifica all’Ue ma non può essere richiesto da chi ha ricevuto sostegni economici considerati non leciti e non li ha restituiti. È precluso anche alle imprese in difficoltà secondo i criteri Ue.